Si avvicina la scadenza di dicembre per il saldo Imu e Tasi. Ma secondo alcune proposte avanzate in parlamento le due tasse potrebbero avere vita breve e in futuro sarebbero riunite in una nuova unica imposta. La commissione finanze della Camera ha allo studio una nuova Imu precompilata sul modello francese. In quel paese, infatti, è lo Stato a calcolare quanto è dovuto per la Tax Fonciére (l’equivalente della nostra Imu). In Italia, invece, il proprietario deve affidarsi ad un commercialista o un Caf e dunque pagare anche i costi di consulenza oltre a quelli strettamente fiscali. Secondo la proposta di legge avanzata dal vicepresidente della Commissione, il leghista Gusmeroli, a casa di tutti gli italiani potrebbe arrivare un F24 precompilato che potrebbe anche essere inserito nel 730 predisposto dall’Agenzia delle Entrate. Per semplificare ulteriormente, la Tasi verrebbe assorbita in questa nuova formulazione, eliminando così uno dei due passaggi.
La proposta sembra trovare il consenso anche del nuovo governo a guida Pd-5Stelle. In commissione sia il Partito Democratico che il gruppo grillino avevano appoggiato l’idea della fusione delle due imposte con una aggiunta: pagarla in sede di denuncia dei redditi e non più con due scadenze diverse. Questa unificazione delle date potrebbe consentire una compensazione con i crediti fiscali che emergono dalla denuncia dei redditi. Di fatto il contribuente si troverebbe a pagare una tassa unica comunale (frutto della fusione delle attuali suolo pubblico, passo carrabile, canoni, etc) e una Imu-Tasi semplificata.